Triplice minaccia (eLit) by Jan Coffey

autore:Jan Coffey [Coffey, Jan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788858968413
Google: iBR4DgAAQBAJ
editore: Harper Collins Italia
pubblicato: 2017-03-29T22:00:00+00:00

Suor Lisa, la più giovane monaca del convento, era alta e atletica. I ragazzini sussurravano che fosse tanto forte da riuscire a inchiodare a terra tre di loro contemporaneamente. Christopher aveva bisogno di protezione, così si era offerto di aiutarla nei lavori più disparati e non si era staccato da lei per un attimo in tutto il giorno.

«Stanno cominciando un'altra partita, fuori.» Per la prima volta dall'ora di pranzo, la suora si era seduta con un libro in grembo. «Perché non esci? Hai tempo di giocare un paio di inning prima di cena.»

Chris scosse la testa e tornò ad allineare due schieramenti di Crazy Bones, quelle statuine di plastica colorata che si potevano usare come soldatini o come biglie. Gliele aveva regalate Ellie il giorno prima, e gli piacevano un sacco. La sua preferita, blu e alta poco più di due centimetri, era al centro di tre linee difensive. L'aveva chiamata Ziggy.

Quel mattino, Chris aveva sbirciato dalla finestra del piano di sopra. La macchina era ancora lì, anche se dentro era riuscito a vedere solo un uomo. Più tardi, mentre aiutava suor Lisa a portare dei sacchi di abiti usati alla macchina di Lou, l'aveva vista di nuovo. L'auto era ancora parcheggiata in fondo all'isolato, e questa volta tutti e due gli uomini erano seduti dentro. Non si avvicinavano. Non se ne andavano. Si limitavano a guardare. Ad aspettare.

«Perché non vai a vedere se il signor Hardy sta giocando coi ragazzi?»

Chris era tentato, ma l'idea di uscire in strada, dove chiunque avrebbe potuto agguantarlo, lo spaventava. Ted gli piaceva, e molto. Era l'adulto più simpatico che Chris avesse mai incontrato. Era come quei papà che al campo giochi lanciavano la palla o facevano la lotta coi loro figli. O quelli che venivano sempre a prenderli a scuola. Quelli che non dimenticavano mai i compleanni.

Si appoggiò su un gomito e fece rotolare uno dei soldatini di Ziggy contro l'esercito opposto, buttando giù due statuine. Ted sarebbe stato un papà che avrebbe giocato ai Crazy Bones con lui.

«Il signor Hardy ha figli?»

Suor Lisa si strinse il libro al petto e alzò gli occhi su Chris. Aprì la bocca per dire qualcosa, la richiuse. A un tratto, parve rattristata. «Il signor Hardy... Be', una volta aveva dei figli. Due bambine.»

«Cosa intende dire? Non le ha più?»

Lei scosse la testa. «No, sono tutt'e due in cielo ormai.»

Chris guardò le ordinate file di soldatini. Aveva notato che Ted fissava nel vuoto, ogni tanto. Soprattutto quando una delle bambine più piccole, in strada, strillava o rideva. «Com'è successo?»

«È stato... È passato del tempo. Sono morte in un incendio.» Suor Lisa si toccò la croce che portava sul petto e riaprì il libro.

«Dov'è avvenuto l'incendio?» chiese Chris piano.

«Nella casa in cui vivevano.»

«Il signor Hardy era là?»

«No.» La suora scosse la testa quando Chris aprì di nuovo la bocca. «Basta domande, Christopher. E credo che sarebbe meglio se evitassi di parlarne col signor Hardy. È stato molto difficile per lui riprendersi da quella perdita. Solo negli ultimi sei mesi sta cominciando a tornare se stesso.

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